I pianeti più simili alla Terra dove la vita aliena potrebbe esistere
Pubblicato 25/10/2025 19:43:05
Categorie Tecnologia e Innovazione 

Domanda molto interessante — in realtà quello che stai toccando è proprio il cuore del paradosso di Fermi.
In breve, il ragionamento è questo:
L’universo è immenso, con miliardi di galassie e miliardi di pianeti potenzialmente abitabili.
Le leggi della fisica sono universali, quindi la vita, almeno in teoria, potrebbe svilupparsi altrove come è successo sulla Terra.
Se la vita intelligente è comune, allora alcune civiltà dovrebbero essere molto più avanzate di noi e aver già colonizzato (o almeno segnalato la loro presenza) in parte della galassia.
Eppure… non vediamo nulla.
Nessuna sonda aliena, nessun segnale radio inequivocabile, nessuna prova diretta.
Da qui nasce la domanda di Fermi: “Dove sono tutti?”
Le spiegazioni possibili sono tante. Eccone alcune tra le più discusse:
La vita è rara: magari è facilissimo avere pianeti, ma quasi impossibile che si sviluppi la vita.
La vita è comune, ma l’intelligenza è rara: molti pianeti hanno microrganismi, ma pochi (o nessuno) evolvono civiltà tecnologiche.
Le civiltà si autodistruggono prima di poter comunicare o viaggiare nello spazio.
Le civiltà avanzate evitano di farsi vedere, un po’ come noi non cerchiamo di comunicare con le formiche.
Viviamo in una “riserva cosmica” o simulazione, e quindi non ci è permesso vedere altre civiltà.
Non stiamo guardando nel modo giusto: magari i segnali o le tracce esistono, ma non sappiamo ancora riconoscerle.
In sintesi: sì, se esistessero alieni “come noi” dovremmo aspettarci di vederli, ma ci sono molte ragioni per cui potremmo non farlo — almeno non ancora.
Vuoi che ti spieghi quali sono le ipotesi più accettate scientificamente oggi (nel 2025) su questo tema?
1. La vita è estremamente rara.
Forse le condizioni che hanno permesso la vita sulla Terra — acqua liquida stabile, chimica organica complessa, un pianeta stabile per miliardi di anni — sono così precise che accadono una volta su miliardi. In questo caso, la Terra potrebbe davvero essere unica o una delle pochissime “oasi biologiche”.
La vita è comune, ma resta semplice
Molti astrobiologi pensano che la vita microbica (batteri, alghe, ecc.) potrebbe essere diffusa, ma la vita intelligente è rarissima. Evolvere fino a civiltà tecnologiche richiede una catena di eventi improbabili (e.g. evoluzione del linguaggio, uso di strumenti, ambiente stabile). Se questo è vero, allora ci sono molti mondi pieni di microbi, ma pochi o nessuno con alieni “intelligenti”.
. Il “Grande Filtro”
Una delle ipotesi più inquietanti. Forse esiste una barriera evolutiva che quasi nessuna civiltà riesce a superare:
l’estinzione precoce,
le guerre nucleari,
l’esaurimento delle risorse,
l’intelligenza artificiale fuori controllo, ecc.
Noi potremmo non aver ancora incontrato il Grande Filtro… o potremmo esserlo già passati.
È un’ipotesi molto discussa tra scienziati e filosofi.
. Gli alieni ci vedono, ma scelgono di non contattarci
È chiamata “ipotesi dello zoo”. Immagina che civiltà più avanzate ci stiano osservando senza interferire, proprio come noi osserviamo animali in natura. Potrebbero considerare la Terra una sorta di riserva naturale, e aspettare che l’umanità maturi prima di rivelarsi.
Non stiamo cercando nel modo giusto
SETI (Search for Extraterrestrial Intelligence) cerca segnali radio, ma gli alieni potrebbero comunicare in modi completamente diversi, per esempio:
tramite neutrini,
comunicazioni quantistiche,
o segnali a frequenze che non sappiamo ancora rilevare.
Potremmo avere i “dati davanti agli occhi”, ma non riconoscerli per quello che sono.
. Le distanze cosmiche sono troppo grandi
Anche se ci fossero civiltà avanzate, l’universo è enorme. La nostra galassia da sola ha 100.000 anni luce di diametro. Un segnale radio inviato da un lato all’altro impiegherebbe 100.000 anni a viaggiare! Forse non vediamo nulla semplicemente perché la comunicazione interstellare è quasi impossibile nei tempi umani.
. Siamo troppo presto (o troppo tardi)
Forse la vita intelligente è ancora giovane nell’universo — noi potremmo essere tra i primi. Oppure, al contrario, le civiltà sono esistite miliardi di anni fa, ma si sono estinte e noi stiamo arrivando dopo la festa.
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Si trova a circa 124 anni-luce dalla Terra. cnas.ucr.edu+2WIRED+2
Orbitando nella “zona abitabile” della sua stella, cioè dove l’acqua liquida potrebbe esistere. WIRED+2cnas.ucr.edu+2
Recentemente lo strumento James Webb Space Telescope (JWST) ha rilevato possibili firme chimiche di vita, come certe molecole che sulla Terra sono prodotte dai microrganismi. WIRED+1
Attenzione però: le evidenze non sono ancora definitive — alcuni scienziati rimangono cauti. cnas.ucr.edu
Perché è interessante? È uno dei candidati più forti finora per trovare bio-firme.
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